Recupero calore in un impianto geotermico per la produzione di elettricità

14 Nov , 2018 - Geotermico

Recupero calore in un impianto geotermico per la produzione di elettricità

Come sfruttare l’energia geotermica?

Nelle zone il cui gradiente geotermico è molto alto, la temperatura delle acque sotterranee raggiunge livelli che permettono lo sfruttamento dell’energia geotermica per la produzione di energia elettrica.

Il processo inizia con il prelievo dal sottosuolo dell’acqua, che si trova ad una temperatura di circa 140°C.

Questi impianti non sfruttano alcun processo di combustione, sono estremamente puliti in quanto sfruttano un riscaldamento termico del tutto naturale senza scorie o residui atmosferici.

L’acqua viene quindi filtrata ed ulteriormente riscaldata, e poi inviata ad uno scambiatore di calore. L’energia termica passa quindi al fluido termico, il quale evapora, e muove una turbina per la per la produzione di energia elettrica.

Quale terreno va bene per un impianto geotermico?

L’impianto geotermico prevede la perforazione verticale del terreno fino a 50-150 metri di profondità. All’interno degli scavi vengono predisposte delle condutture a circuito chiuso che portano il calore dal sottosuolo in superficie mediante un fluido termovettore che consiste in acqua mista a sostanza antigelo. In questo modo si ottiene energia termica a una temperatura che si aggira normalmente sui 12-13 °C. Attraverso una pompa di calore, la temperatura del fluido viene aumentata ulteriormente, rendendola utilizzabile per il riscaldamento di ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria.

Per capire quale sia il terreno più adatto, è importante conoscere le caratteristiche del sottosuolo e nel caso contattare degli operatori specializzati in sottosuoli che possono dare consigli riguardo il terreno scelto per l’installazione dell’impianto geotermico.

L’energia geotermica può essere utilizzata ovunque, proprio perché la temperatura del sottosuolo è costante e sfruttabile dappertutto in tutto l’arco dell’anno. In presenza di acque sotterranee o altri vincoli idrogeologici non sarà possibile usufruirne.

Montare un’impianto geotermico in un edificio già costruito risulta difficoltoso per via dello spazio richiesto dai lavori di trivellazione. È consigliabile infatti installarlo in nuove abitazioni o comunque edifici sottoposti a nuova ristrutturazione.

Quanto costa un’impianto geotermico?

I costi variano in base a differenti fattori.

Il fattore più importante da prendere in considerazione, quando si parla di impianto geotermico, è il costo relativo alla trivellazione del terreno.

Il costo della perforazione rappresenta 1/3 del costo totale di un impianto geotermico. L’impianto geotermico ha il vantaggio di avere un ciclo di vita molto più lungo. Le condutture di un impianto geotermico, sono garantite dai produttori anche fino a 100 anni.

Il costo medio di mercato per la trivellazione e installazione di un impianto geotermico si aggira intorno ai 20.000/25.000 euro per un’immobile dalle dimensioni di 120/150 mq. A questi costi bisogna aggiungere ovviamente quelli relativi all’elettricità necessari per il funzionamento della pompa di calore.

Vantaggi

L’unica spesa di utilizzo è l’energia elettrica necessaria per alimentare la pompa di calore.Essendo una fonte di energia rinnovabile, il calore della terra è una risorsa gratuita e illimitata

Ulteriore vantaggio che comporta l’installazione di un impianto geotermico è la sua doppia funzionalità sia di riscaldamento che di raffreddamento così da non pesare sulla bolletta elettrica nei mesi estivi.


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